venerdì 3 aprile 2015

Finalmente ti ho trovata di Aurora Gray




Bruno e Aurora vivono a Roma. Frequentano gli stessi locali, si ritrovano negli stessi angoli perduti  della città, a volte restano incantati dagli stessi scorci, negli stessi momenti. Ma non si incontrano.

Troppo sensibile, lui, rispetto ai suoi amici. Troppo sognatrice, lei, rispetto alle sue amiche. E tra coloro che riescono a ferirli, coloro che continuano a deluderli, si stagliano i consigli proprio di chi, credendo di proteggerli, riesce solo a inquinarli. Eppure lo sentono. Lo sentono dentro, tanto intensamente da spezzargli quasi la colonna vertebrale: esiste qualcosa di più di ciò che sono costretti a vivere pur di assaporare un’emozione da poco.

“La prima volta che abbiamo fatto l’amore mi è sembrato di averlo fatto con tutti gli uomini che non avrei mai più avuto”


Finalmente ti ho trovata è un romanzo a due voci che si snoda attraverso il filo dei pensieri dei due protagonisti, Aurora e Bruno. A tempi (ma anche capitoli di vita) alternati, ora lei, ora lui raccontano il percorso a ostacoli, emozionale più che materiale, che li porterà inevitabilmente a trovarsi. Non è una sorpresa, questa, anzi il finale è dato già dal titolo che ci fa capire che ciò che ci si appresta a leggere è sicuramente la storia di un grande amore. E così è. Solo che arriva alla fine, proprio all'ultima pagina. L’attesa dell’incontro consuma il lettore nel desiderio che, dopo le mille traversie che Aurora e Bruno devono attraversare, finalmente arriverà anche per loro il momento di essere felici.

“Il suo corpo è lo stampo del mio, l’involucro che mi protegge”

Aurora e Bruno sono due persone piuttosto comuni, un uomo e una donna con i problemi di chiunque, abitanti distratti e infelici in una Roma frenetica e caotica, ma anche luogo romantico per eccellenza. Aurora Gray ci guida tra le strade e le abitudini romane, non rinunciando a una ricca e viva descrizione d’ambiente, anche se il cuore della narrazione è proprio il flusso di pensieri costante dei personaggi.

È sempre difficile il racconto in prima persona, a maggior ragione quando si sposa la prospettiva del sesso opposto. Se, infatti, può essere relativamente più semplice per un’autrice calarsi nella mente femminile, il problema sorge con la prospettiva maschile. In molti casi mi sono trovata a leggere racconti in cui la narrazione in prima persona risultava artificiosa e stereotipata perché l’autore / autrice non riusciva a cogliere la mentalità e la personalità del personaggio. Non è proprio questo il caso. Al contrario, Aurora Gray disegna il personaggio di Bruno con partecipazione e verità, attraverso una accurata scelta di parole e una decisa e vivida descrizione delle emozioni, molto maschile, molto umano, molto vero. Niente supereroe, ma un uomo che ha sofferto, che soffre, che magari usa le donne e che si fa usare, uno che come chiunque sbaglia eppure dispera di trovare l’altra metà della mela.

“Io ci credo ancora. Io sono ancora Aurora, la solita Aurora che crede che l’amore non sia una partita a scacchi ma l’inevitabile incontro di due anime predestinate. E allora combatto per quell’amore”

Dall’altra parte, Aurora, con il suo sogno di fare, diventare, viaggiare, crescere, amare. Aurora che butta il cuore sempre più avanti e poi lo lascia cogliere al tipo sbagliato, finché incontra quello giusto. Bruno.
E finalmente, viene da dirsi, che dopo le tante scelte errate, i disguidi del destino e quelle storie che “pensavo fosse amore, invece era un calesse”, le due metà si trovano, la sofferenza si annulla, e l’amore vero viene percepito non tanto come la fine, ma come l’inizio di una vita felice.

La magia di un libro non è nel suo essere o meno un best seller, quanto nella verità che sa donare a chi legge. Questo è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, da sospirare e anche un po’ da vivere. Niente banali romanticherie, ma il modo di cucire attorno a due anime un diario personale, ironico e anche struggente, delle peripezie che tutti noi, equilibristi sul filo invisibile del presente, compiamo andando incontro al futuro. Finalmente ti ho trovata. Titolo suggestivo, ma anche bellissimo augurio. Nella speranza che prima o poi accada a tutti.

 “La vita, a volte, ti apre delle strade che non avrei mai immaginato. E tu puoi scegliere: seguire il tuo destino o ricominciare da capo. Io avevo scelto di seguirlo”





Nessun commento:

Posta un commento